E dopo? La COMPETENZA

Scuola di Atene – Raffaello Sanzio

Nel momento storico che stiamo vivendo si sente la necessità di esprimere qualche pensiero. Anche soltanto per sentirsi vivi. Per sentire che si sta pensando al domani.

Prendo a prestito una frase di Piero Bassetti riportata sul Corriere della Sera del 19 Aprile: “Dovrebbe contare chi sa e può, perche sa. Il potere non è solo potenza: è anche sapienza

Da mesi ormai cerchiamo nelle parole degli esperti, più che in quelle dei politici quelle risposte alle millanta domande che ci poniamo. Poi cerchiamo nelle decisioni politiche la coerenza con le risposte ricevute. E trasecoliamo. I virologi annunciano l’arrivo dell’epidemia? E i politici ci propongono l’aperitivo ai Navigli. Gli esperti ci dicono che la ripartenza deve essere prudente? Allora i decisori politici propongono una riapertura il prima possibile. Gli economisti suggeriscono di utilizzare tutti gli strumenti che l’Europa propone? E alcuni politici molto seguiti considerano il MES un virus peggiore del Covid-19.

Rileggo la frase di Bassetti: sono proprio sicuro che i politici di oggi, a qualsiasi livello e di qualsiasi colore poltico, gestiscono il potere con sapienza? Oppure la caratteristica principale è l’insipienza?

Io la risposta me la sono data (e forse la conoscevo da un pezzo, anche prima dell’epidemia): i politici oggi non hanno quelle doti culturali che consentono loro di prendere decisioni sagge, ancorchè supportate dalla consulenza degli esperti (mancano anche di doti morali, ma questo è un altro discorso).

Se sarà vero che l’epidemia rivoluzionerà la nostra società in tutti i suoi aspetti, spero ardentemente che una fetta di questa rivoluzione riguarderà la classe politica che ha governato l’Italia dall’avvento della Seconda Repubblica. Spero cioè che la classe dirigente politica che dovrà ricostruire il paese in tutte le sue declinazioni sia composta da persone COMPETENTI.

E non voglio che si confonda questa speranza con l’arrivo della tecnocrazia, nel governo dei tecnici. Mi aspetto invece la COMPETENZA che si fa POLITICA. Mi aspetto dei decisori che indirizzino le proprie scelte politiche sulla base della COMPETENZA. Mi aspetto governanti, Presidenti, Sindaci che considerino la COMPETENZA come il valore principale dell’azione politica rispetto all’appartenenza, al correntismo, alla ricerca del consenso.

Non c’è tempo, ma c’è il capitale umano per poter immaginare una società in cui la conoscenza e la competenza sia il motore dell’azione politica.

A partire dalle prossime elezioni è necessario che vengano individuate persone che abbiano le caratteristiche di competenza che servono. Le possiamo trovare nel mondo imprenditoriale, culturale, universitario, sindacale. Queste COMPETENZE sono fondamentali per far ripartire l’economia di un territorio, molto più delle caratteristiche della classe dirigente politica che, in questi anni, ha dimostrato di non avere le capacità necessarie per guidare i momenti ordinari, figuriamoci quelli straordinari.

Speriamo che le coscienze si smuovano e chi si riconosce avere COMPETENZE da mettere a disposizione per la comunità si assuma la responsabilità di governare il nostro paese e le nostre realtà locali.